Impianti trasformati/modificati
Per “impianto di utenza trasformato” si intende l’impianto di utenza precedentemente alimentato con un altro tipo di gas (GPL); per “impianto di utenza modificato” si intende quell’impianto sul quale sono state eseguite operazioni di ampliamento o manutenzione straordinaria che hanno comportato la temporanea sospensione della fornitura di gas.
Il cliente finale, per ottenere la trasformazione o la modifica di un impianto gas deve affidare tali lavori ad una ditta o ad un professionista regolarmente iscritta/o ad una Camera di Commercio o all’Albo Provinciale delle imprese artigiane, di seguito denominato installatore.
Relativamente ai lavori effettuati nelle abitazioni ad uso civile si ricorda che l’Installatore deve avere l’abilitazione ad effettuare i lavori sugli impianti gas ai sensi del D.M. 37/08.
Per le richieste di attivazione/riattivazione della fornitura di un impianto trasformato o modificato il cliente finale deve:
- richiedere l’attivazione/ riattivazione della fornitura esclusivamente al venditore con il quale stipula il contratto di fornitura di gas (impianto trasformato) o con il quale ha in essere il contratto di fornitura di gas per tale impianto (impianto modificato);
- compilare e firmare l’allegato H/40 richiesto esclusivamente al venditore (che compilerà così la parte di sua spettanza), nella sezione di propria pertinenza e far compilare e firmare l’allegato I/40 ed i documenti previsti dalla tipologia dell’impianto rilasciati sempre esclusivamente dal venditore (che compilerà così la parte di sua spettanza), dall’installatore che ha realizzato il suo impianto;
- inviare o consegnare la documentazione di cui sopra tutta in originale, al recapito indicato dall’impresa distributrice, che la sottoporrà ad accertamento; in caso di accertamento positivo la stessa procederà poi con l’attivazione/riattivazione della fornitura gas per l’impianto di utenza.
Costi di accertamento documentale